Nel panorama attuale, dominato dall’intelligenza artificiale, parlare di come si effettua la clusterizzazione delle keyword può sembrare superfluo.
Esistono infatti numerosi strumenti che promettono di trovare, raggruppare e ottimizzare le parole chiave con pochi clic, risparmiando tempo e fatica. Anche il nostro team SEO, sta testando gli ultimi tool AI per permettere clusterizzazioni efficaci e velocizzare il lavoro.
Ma non è di questo che vogliamo parlare. Non vogliamo dirvi come fare la clusterizzazione o come automatizzarla con gli strumenti a disposizione oggi. Vogliamo raccontarvi il nostro punto di vista sull’importanza di questa attività, sui vantaggi che può portare all’interno dei progetti e qual è il nostro approccio. Perché la clusterizzazione rimane per noi un asset strategico fondamentale e un’attività che va oltre l’execution.
Cos’è la Clusterizzazione delle Keyword e la sua importanza nella strategia digitale
La clusterizzazione delle keyword consiste nell’organizzare e raggruppare le parole chiave pertinenti in cluster basati su vari criteri: l’intento di ricerca, il tema, il volume, la stagionalità di ricerca, la difficoltà e altre dimensioni rilevanti per lo specifico progetto. Non esiste un metodo universale per organizzare i cluster; dipende dal contesto, dalla complessità del sito e del business, e dall’uso strategico che se ne vuole fare nell’immediato ma anche sul lungo periodo.
La clusterizzazione dovrebbe essere, infatti, innanzitutto pensata in base a ciò che si intende fare con il set di keyword che stiamo raccogliendo e analizzando. Quello che vogliamo ottenere grazie alla clusterizzazione, non è una lunga e noiosa lista di parole e frasi, ma uno strumento “vivo” che ci permetterà di risparmiare tempo nelle fasi successive del progetto. Lo strumento strategico da recuperare e a cui tornare ogni volta che bisogna analizzare, ottimizzare, produrre.
Abbiamo chiesto a Costanza, Client Director del team SEO quali fossero i principali vantaggi strategici della clusterizzazione. Lo ammettiamo, Costanza è una fan sfegatata dei cluster, quindi potrebbe essere di parte. Ma se lei li ama così tanto avrà i suoi buoni motivi, no? Eccone alcuni:
- Migliorare la strutturazione dei contenuti: organizzare le keyword secondo una logica che rispecchia l’architettura del sito facilita la costruzione o la ristrutturazione del sito stesso e dei suoi contenuti. Nel tempo permette un’espansione organizzata delle tematiche che si vogliono coprire con nuovi o migliori contenuti.
- Personalizzazione delle strategie: separare le parole chiave per tipologia, come quelle che rispondono a intenti di ricerca commerciali o informativi ad esempio, aiuta a personalizzare le strategie facilitando la creazione di pagine e contenuti specifici. Nel tempo ci permette di monitorarne le performance in base a KPI differenti.
- Visione chiara delle prestazioni: la clusterizzazione permette di effettuare analisi di visibilità organica dettagliate per specifiche categorie (di prodotti, di servizi, di informazioni e tematiche), evidenziando quali aree del sito godono di buona visibilità e quali meno, individuando opportunità e orientando le strategie e le priorità anche in base alle specifiche esigenze di business o di posizionamento del brand.
- Supporto alle analisi competitive e di mercato: anche nell’ottica di analisi più alte relative al mercato e alla competizione, consente di avere una fotografia più corretta e completa. I cluster in questo senso hanno il compito di permettere una suddivisione della “big picture” in segmenti più specifici per una comprensione più profonda del contesto competitivo e delle opportunità disponibili.
- Insight sul mercato e sugli utenti: analizzando le ricerche degli utenti, si possono ottenere informazioni preziose sul mercato e sul target di riferimento e la clusterizzazione ci consente di interrogare questi dati in modo efficace. Integrando queste analisi con altre informazioni derivanti da strumenti di intelligence o dalla conoscenza che il brand ha del suo cliente, è possibile contribuire significativamente a decisioni aziendali e di marketing che vanno oltre la strategia SEO.
L’elemento umano nella clusterizzazione
Nonostante i progressi dell’AI, ci sono aspetti che richiedono l’intervento umano, almeno nella fase progettuale nonché nel controllo degli output che gli strumenti sono in grado di fornirci:
- Visione di Insieme: per il nostro team SEO è sempre fondamentale avere visibilità sul lavoro che stanno facendo tutti i team sul progetto. Se sullo stesso cliente sono attivi anche il team media e il team retail, è fondamentale sapere dove stanno andando, quali sono gli obiettivi di ciascun team e quelli del business stesso. Per questo lavoriamo sempre in team di progetto e non a silos. Anche la clusterizzazione trae vantaggio da questo approccio, e può diventare strumento funzionale alla strategia digital, non solo a quella SEO.
- Sensibilità: e non perché i nostri seo si commuovono più dell’AI, ma perché dopo anni di esperienza sono sensibili anche a piccole sfumature di significato, conoscono gergo e modi di dire, espressioni di uso comune, abitudini di ricerca e possibili risposte del motore. Hanno visibilità sul cliente e ci si confrontano spesso potendo arricchire il proprio bagaglio di conoscenza sul settore e sul brand specifico. E se gli obiettivi strategici del progetto cambiano, possono intervenire tempestivamente per rifinire la strategia SEO e aggiustare il tiro se serve, anche rimettendo mano a tutta la cassetta degli attrezzi, keyword set compreso. L’AI puo’ fare il lavoro sporco, ma le indicazioni bisogna fornirgliele nel modo corretto e più completo possibile per permetterle di istruirsi al meglio.
Quali sono, quindi gli ingredienti fondamentali che rendono la clusterizzazione uno strumento cruciale nei nostri progetti?
- Visione Strategica: per evitare che il set di keyword diventi un mero elenco senza utilità.
- Tool, Tecnologia e AI: per velocizzare il processo a beneficio del progetto e del cliente.
- Human Touch: per integrare i cluster nella strategia generale, garantendo raffinatezza, precisione e fluidità.
Se vuoi approfondire puoi organizzare un caffeDino con Costanza, la nostra cluster passionate . Se questo articolo non ti ha convinto della necessità di organizzare le tue keyword in cluster, lei ci riuscirà di sicuro.